Lev Trotsky biografia
Lev Davidovič Bronštejn
commissario del popolo alla difesa
Nato in Ucraina nel 1879 da famiglia ebraica aderì ben presto al movimento rivoluzionario, venendo arrestato (1898) e deportato in Siberia (1899). Durante la rivoluzione del 1905 presiedette il soviet di San Pietroburgo. Rientrato dall'esilio nel 1917, entrò nel Partito bolscevico e prese parte alla Rivoluzione d'ottobre. Commissario del popolo agli Affari esteri, firmò la Pace di Brest-Litovsk (1918); commissario del popolo per l'Esercito e la Marina (1918-25), durante la guerra civile fu il fondatore comandante dell'Armata rossa. Dal 1923-24 entrò in urto con Stalin, assertore della strategia del 'socialismo in un solo paese', cui T. oppose quella della 'rivoluzione permanente'. Espulso dal partito (1927) e costretto a lasciare l'URSS, fu aspro critico dello stalinismo e tentò di organizzare i comunisti antistalinisti nella Quarta Internazionale (1938). Condannato a morte in contumacia già nel 1936, nel 1940 fu ucciso in Messico da un sicario di Stalin.
commissario del popolo alla difesa
Nato in Ucraina nel 1879 da famiglia ebraica aderì ben presto al movimento rivoluzionario, venendo arrestato (1898) e deportato in Siberia (1899). Durante la rivoluzione del 1905 presiedette il soviet di San Pietroburgo. Rientrato dall'esilio nel 1917, entrò nel Partito bolscevico e prese parte alla Rivoluzione d'ottobre. Commissario del popolo agli Affari esteri, firmò la Pace di Brest-Litovsk (1918); commissario del popolo per l'Esercito e la Marina (1918-25), durante la guerra civile fu il fondatore comandante dell'Armata rossa. Dal 1923-24 entrò in urto con Stalin, assertore della strategia del 'socialismo in un solo paese', cui T. oppose quella della 'rivoluzione permanente'. Espulso dal partito (1927) e costretto a lasciare l'URSS, fu aspro critico dello stalinismo e tentò di organizzare i comunisti antistalinisti nella Quarta Internazionale (1938). Condannato a morte in contumacia già nel 1936, nel 1940 fu ucciso in Messico da un sicario di Stalin.